IL PREMIO ALLA CARRIERA 2018
EZIO MAURO
è una delle “penne” più famose e stimate del giornalismo italiano.
Nato a Dronero, in provincia di Cuneo, nel 1948, ha svolto la sua carriera in tre giornali, Gazzetta del Popolo, storico quotidiano di Torino, Stampa e Repubblica.
L’attività giornalistica di Ezio Mauro comincia alla Gazzetta del Popolo nel 1972,
come cronista. Si occupa di terrorismo nero e segue le vicende degli Anni di Piombo. I suoi articoli di denuncia lo portano ad essere un “osservato speciale” delle Brigate Rosse, che per anni lo hanno tenuto nel mirino, facendolo pedinare da Patrizio Peci, uno dei capi storici delle Br.
Dal 1981 passa alla Stampa come inviato speciale, corrispondente dagli Stati Uniti e quindi responsabile della redazione Politica. Per tre anni, dal 1988 al ’90 lavora per Repubblica come corrispondente da Mosca, sono gli anni della perestrojka di Gorbaciov, della caduta del Muro di Berlino e dello sgretolamento dell’impero sovietico, che lui racconta con grande acume, rigore e sensibilità giornalistica.
Rientra a Torino nel giugno del ‘90, chiamato a svolgere le funzioni di condirettore a “La Stampa". Due anni dopo assume l’incarico di direttore del quotidiano piemontese.
Nel 1996 torna a Repubblica, con il prestigioso compito di sostituire Eugenio Scalfari alla direzione del giornale da lui fondato. Incarico che manterrà fino al gennaio 2016, quando cederà il testimone a Mario Calabresi.
Ezio Mauro, giornalista nel Dna, lasciata la guida di Repubblica, continua a scrivere come editorialista per il quotidiano.
Inoltre è autore di uno straordinario reportage televisivo, Il condannato, cronaca di un sequestro, andato in onda sui canali Rai il 16 marzo 2018, a quarant’anni dal sequestro di Aldo Moro e del massacro della sua scorta, che ripercorre i 55 giorni del martirio del presidente della Democrazia Cristiana prigioniero delle Brigate Rosse.
Un grande esempio di giornalismo d’inchiesta che Mauro ha trasformato anche in performance teatrale.
i Vincitori e le menzioni speciali
MARIANNA ACCERBONI - vincitrice della sezione Arte e Cultura con l’articolo: Ileana e Leo Castelli, storia di un amore bruciato dalla Pop Art pubblicato da: "Il Piccolo di Trieste", il 20/07/17
Triestina, ha vissuto vent’anni a Venezia, dove dice “ho lasciato il cuore”.
Laureata allo IUAV frequenta, sempre nella città lagunare, l’Accademia di Belle Arti dove approfondisce gli studi nel campo della scenografia che le permettono una importante collaborazione con Luciano Damiani.
Coltiva la passione per la critica d’arte e l’architettura seguendo la creazione e la curatela di eventi e mostre d’arte. In campo giornalistico sviluppa importanti collaborazioni con "L’Arena di Verona" e "Il Piccolo di Trieste".
Ha realizzato numerosi cataloghi d’arte e interviste.
menzioni speciali a:
Sergio Frigo (Il Mattino di Padova) - Libri, arte, cinema. Così siamo entrati nel futuro
Luisa Santinello (Il Messaggero di Sant’Antonio) - Il fattore Rodin
GIULIA ARMENI - vincitrice della sezione L'intervista con l’articolo: Trevisan pensiero: «La vita, dramma che non scegliamo» pubblicato da: "Il Giornale di Vicenza", il 10/01/18
Nata a Vicenza, si laurea in Lettere Moderne a Padova nel dicembre 2012.
È giornalista pubblicista dal giugno 2013. Scrive dal 2010 per il Giornale di Vicenza. Ha collaborato e collabora tutt’oggi con periodici, associazioni e aziende.
Ha una certificazione in web marketing e in inglese, conseguita in Irlanda.
menzioni speciali a:
Daniele Rea (Corriere del Veneto) - Campana, il ‘68 del Calcio fu la nostra rivoluzione
Renzo Sanson (Il Piccolo) - Virgilio Giotti, il mio nonno poeta
ALBERTO LAGGIA - vincitore della sezione Società e ambiente con l’articolo: Mamme no Pfas, la battaglia ecologista nata in parrocchia pubblicato da: "Jesus", il 12/17
Veneziano, laurea in lettere classiche. Giornalista, professionista dal 1995, attualmente è inviato speciale del settimanale “Famiglia Cristiana” dove si occupa di società e cultura. Già cronista dell’Ansa, e collaboratore di più testate locali e nazionali, focalizza la sua esperienza sul Nordest italiano e sulla cronaca ecclesiale.
È autore di reportage e inchieste su migranti e tematiche legate al mondo dei minori. Coordina dal 2006 la “Scuola di cultura del Giornalismo A. Chiodi” del Centro Culturale Kolbe di Mestre. È autore di un testo teatrale “Facile dire giornalista…” (2009) sui problemi del mondo dell’informazione.
menzioni speciali a:
Maurizio Bait (Il Gazzettino) - Mauro Conighi, l’epopea dell’Orso di val Suola
Roberto Luciani (Cats) - Un ponte di generosità tra Vicenza e l’Africa
Super vincitore 2018: Giulia Armeni (il Giornale di Vicenza)