Le attività

2022

MONSTER FROZEN

un film di Marco Roccella


Proiezione del film

Mercoledì 11 maggio, ore 20.00

IMG Cinemas Candiani , Mestre

Monster Frozen narra la grande corsa tra i boschi della Siberia a meno 52 gradi del maratoneta estremo Paolo Venturini, presente in sala per dialogare con Piergiorgio Baroldi, Beppe Gioia e Vittorio Pierobon. L'ingresso è libero previo ritiro obbligatorio dei biglietti presso box office dell'IMG Cinemas e fino a esaurimento dei posti

Video di presentazione

Atleta del Gruppo Sportivo Fiamme Oro Paolo Venturini è un maratoneta che, con gli anni, ha iniziato a cercare nuove esperienze che l’hanno portato al di fuori dei tracciati di gara. I primi grandi viaggi sono sulle due ruote, in Africa la prima esperienza, sulle sponde del lago Vittoria poi Madagascar, Nuova Zelanda e ancora Australia. Gira il mondo su pedali fin quando, nel 2000, si cimenta in una vera e propria esperienza estrema: pedalare per 17 ore no-stop per 530 chilometri unendo Roma a Padova.
Da qui inizia una nuova fase della sua esperienza sportiva con sfide al limite della sopportazione fisica e mentale. Un crescendo di sforzi che, con il tempo, lo portano a volersi cimentare con le condizioni più estreme proposte dalla natura è così che nel 2014 nasce il progetto “Maximum Quota” dove Paolo corre per 231 chilometri andando dal livello del mare a una quota di 5500 metri, ai piedi del vulcano Chimborazo. Dalla massima quota passerà poi alla massima temperatura con il progetto “Maximum Temperatus” che lo porterà a correre per 75 chilometri attraverso il luogo più caldo della terra che, in quei giorni, registrava 67 gradi sopra lo zero.

Dopo essere stato nel luogo più caldo è normale che l’atleta, classe 1968, sia andato in cerca di quello più freddo, la Siberia.

«Correre a -52,6 gradi è una cosa molto complicata. È come prepararsi a un’immersione subacquea a una profondità impegnativa: le fasi di vestizione, lo studio dei materiali e il tempo di permanenza all’esterno sono gli stessi. Se invece vogliamo fare un altro esempio si potrebbe dire che è come fare una passeggiata spaziale, dove il tempo di permanenza all’esterno è ovviamente molto limitato.
Stare in un luogo estremamente freddo e correrci implica poi molte altre difficoltà. Innanzitutto perché per correre è necessario essere vestiti poco, altrimenti si è goffi nei movimenti, e questo comporta che se ti fermi sei perduto. La resistenza con abbigliamento da running, per quanto tecnologico possa essere, è di circa 20 minuti. Per fare un esempio con cui mi trovo d’accordo, Messner ha dichiarato che a temperature come quelle che ho incontrato sono sufficienti tre minuti per morire congelati
».